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WeAreNext 10/2023

Di Francesco Marzola

31 Ott - 3 min lettura

Oggi è il 31 ottobre. 

 

E a quanto pare, anche qui da noi la notte di Halloween è diventata una festa a tutti gli effetti. 

Una festa che ha ormai oltrepassato i confini della tradizione anglosassone: nei giorni scorsi, la città si è animata con ragnatele enormi, sono spuntate zucche dappertutto (anche nei nostri porta pranzo), accenni di zombie, streghe di ogni genere, lupi mannari, vampiri con e senza sangue sui denti.

 

E dolcetti a forma di fantasma che hanno aggiunto un tocco di macabra allegria.

 

Raccontata così potrebbe sembrare una festività che ha molto a che fare con la paura, in realtà l’aura di mistero e terrore è “molto meno tenebrosa” di quello che potrebbe sembrare. 

 

L’atmosfera è spensierata, amichevole e invitante, sui balconi delle case e nelle vetrine dei negozi ci sono decorazioni spaventose ma divertenti, l’ambiente è più incantato che terrificante, adatto soprattutto ai piccoli. 

 

Già, i piccoli. 

 

Che dopo il tramonto fanno le ronde per le strade del quartiere, a piccoli gruppi, vestiti perlopiù di nero, minacciando tutti e tutto con “dolcetto o scherzetto?“.

 

Anche qui, a raccontarla sembra molto più terrificante di quello che realmente accade: la paura è il tema centrale di Halloween, ma è solo una maschera che nasconde allegria, gioco e divertimento.

 

 

La caratteristica principale di tutte le paure terrene, è saper mascherare: celare la realtà sotto un velo oscuro.

 

Spesso la paura è percepita molto più grande e insuperabile di quello che è realmente. Un ostacolo insormontabile.

 

Prendiamo, ad esempio, la paura di sbagliare. Quanto spaventa commettere errori? A volte ci paralizza.

 

Eppure, sbagliare è sempre il primo passo verso il successo. Un esempio emblematico di tutto questo è la storia di James Dyson.

 

Dyson ha creato non uno, non due, ma ben 5.127 prototipi.
Registrando 5.127 fallimenti.

 

E poi, dopo una strada lastricata di insuccessi (e inevitabili paure) arriva il prototipo 5.128: l’aspirapolvere rivoluzionario. Quasi perfetto.

 

Questa storia ci dimostra che il successo è un lungo percorso in cui bisogna affrontare le sfide con coraggio e determinazione. Dyson è l’esempio perfetto per ricordarci che, per realizzare sogni che inizialmente sembrano irraggiungibili, bisogna superare gli ostacoli e scoprire nuove prospettive. 

 

Trasformare apparenti fallimenti in grandi trionfi.

 

 

Mentre Halloween, con le sue simpatiche facce di zucca, ci insegna che togliendo la maschera della paura possiamo anche ridere un po’ lungo il percorso.

 

Buona serata 🎃