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Odore.

WeAreNext 07/2024

Di Francesco Marzola

31 Lug - 3 min lettura

Luglio. Col bene che ti voglio…

Anzi, che ti volevo.

 

Quest’anno fra noi non c’è stato un grande feeling.Troppo caldo. Tanta insofferenza e tanto disagio.
E se non siamo arrivati all’odio dichiarato è soltanto perché ci sono le olimpiadi.
E questo è un plus che gli altri mesi dell’anno non hanno.

 

Detto fra noi: le olimpiadi sono veramente una gran bella invenzione.
La sera accendi la tv e c’è sempre una finale da vedere.

 

Ti ritrovi a tifare sportivi che non hai idea chi siano.
Per i quali tifi come se fossero i tuoi figli.
Perché hanno il tricolore sulla maglia o sulla cuffia.

 

Soffi verso la tv, per spingere il nuotatore italico in seconda corsia, verso la medaglia d’oro.
E sudi. Perché comunque fa un caldo tremendo.
Ma godi, quando sul podio morde la sua medaglia d’oro, a favore di fotografi.

 

Che poi le medaglie d’oro non sono più d’oro. Sono di argento rivestite da un sottile strato d’oro.
E quindi non ha più alcun senso fare la prova del morso per verificare se sono fatte veramente d’oro.

 

É una di quelle tradizioni che si ripetono senza un vero motivo, forse un pò per scaramanzia.
Un pò come quando compri la frutta e ti regalano “gli odori” a mazzi. Non ha molto senso.
A nessuno serve tutto quel sedano.

 

O, a proposito di odori, come quando in auto senti puzza di bruciato e abbassi il volume dello stereo.
Per sentire meglio l’odore. 🤔

 

Ne facciamo di cose strane noi sapiens.
Nonostante continuiamo a raccontarci di saper essere sempre razionali,

consapevoli e capaci di logica.

 

 

 

Al mercato c’era un contadino che voleva vendere la sua pecora: vecchia, magra e malmessa. Ovviamente nessuno si avvicinava a comprarla. Allora chiamò un amico di vecchia data, esperto di marketing.

Egli accettò di venderla per lui e iniziò a gridare per far avvicinare la gente, raccontando le caratteristiche straordinarie di questa pecora che mangia pochissimo, non spreca energie e produce un latte così saporito da far un pecorino buonissimo.

 

Tutto il mercato iniziò ad offrire cifre sempre più alte per averla, si creò una vera e propria asta. Finché il contadino fermò tutti, comunicò la sua decisione di non vendere più la sua pecora speciale e di tenerla per sé.

 

 

A volta il marketing fa miracoli.
A volte siamo noi sapiens a fare cose strane.

 

Altre volte, fa semplicemente troppo caldo per trovare una logica a quello che succede.

E a quello che scriviamo.

 

O magari è semplicemente ora di andare in vacanza e riposare un pò?

 

Buon relax a tutti.

 

P.s. Che poi il sedano, forse, nemmeno è un odore.